mercoledì 12 dicembre 2012

UN INCONTRO CON I 'MAELSTROM' A FIRENZE.


Un viaggio in macchina, silenzioso e profondo, con i paesaggi, le stagioni, le città e le forenste che sfliano veloci dal finestrino, così i Maelstrom definiscono la loro musicalità. I toni delle loro lunghe, profonde, ricercate note. Un gruppo giovane, ridotto al massimo della musicalità, della perversa originalità, due chitarre, un basso, una baterria ed una voce ridotte ad un solo, unico talentuoso individuo. Solo già, perché il giovane musicista Ferdinando Valsecchi che abbiamo incontrato con piacere al Caffè libreria la Cité a Firenze suona dassolo tutti gli strumenti di questo potente gruppo, padre ormai di due album. Sangue musicale di tutti i titoli, che ha lasciato spazio soltanto all'amico Matteo Simonelli che, come ammette lui stesso, 'del tutto privo di talento musicale', si impegna a scrivere i testi delle canzoni, addolcire le sinfonie di questo tentativo, questo sogno,questo sforzo, che ha trovato maggior parte del suo successo all'estero.
Firenze manca di imput musicale,capiamo da Valsecchi, manca di spinte, di concludente originalità. Non che non sia presente, ma è fuggita, ricerca rinforzi tra amici, tra conoscouiti colleghi, ma non si consolida, non si fonde, non si aiuta. Ed in questa difficoltà, in questa odissea per riscontro, Valsecchi, in mancanza di appoggi seri musicali, di membri, di validi, ricercati, richiesti compagni, ha trovato la sua armonia non ricercando altri musicisti, ma piuttosti poeti, scrittori, con cui fondere il proprio talento e creare, ricercare, proporre qualcosa di nuovo.
E così si è dato da fare, mi è messo a comporre unendo strumenti tanto diversi, imparandoli tutti, perfezionandoli, e fondendoli in un sound proprio: ha messo i proprio lavori online, gratuitamente, downlodabili senza alcun restrizione. Caricati su internet per il gusto di farlo, per la passione di prorporre e regalare qualcosa di diverso. E se non diverso, perché no, qualcosa di buono, qualcosa di distinguersi nel continuo ripetersi, nel continuo confondersi. Dopotutto questo è il 'Maelstrom', un gorgo in mezzo al mare, una potenza in mezzo all'indefinito ripertersi. Una scintilla di energia in mezzo al buio.