Un viaggio
in macchina, silenzioso e profondo, con i paesaggi, le stagioni, le
città e le forenste che sfliano veloci dal finestrino, così i
Maelstrom definiscono la loro musicalità. I toni delle loro lunghe,
profonde, ricercate note. Un gruppo giovane, ridotto al massimo della
musicalità, della perversa originalità, due chitarre, un basso, una
baterria ed una voce ridotte ad un solo, unico talentuoso individuo.
Solo già, perché il giovane musicista Ferdinando Valsecchi che abbiamo incontrato con
piacere al Caffè libreria la Cité a Firenze suona dassolo tutti gli
strumenti di questo potente gruppo, padre ormai di due album. Sangue
musicale di tutti i titoli, che ha lasciato spazio soltanto all'amico
Matteo Simonelli che, come ammette lui stesso, 'del tutto privo di
talento musicale', si impegna a scrivere i testi delle canzoni,
addolcire le sinfonie di questo tentativo, questo sogno,questo
sforzo, che ha trovato maggior parte del suo successo all'estero.
Firenze
manca di imput musicale,capiamo da Valsecchi, manca di spinte, di
concludente originalità. Non che non sia presente, ma è fuggita,
ricerca rinforzi tra amici, tra conoscouiti colleghi, ma non si
consolida, non si fonde, non si aiuta. Ed in questa difficoltà, in
questa odissea per riscontro, Valsecchi, in mancanza di appoggi seri
musicali, di membri, di validi, ricercati, richiesti compagni, ha
trovato la sua armonia non ricercando altri musicisti, ma piuttosti
poeti, scrittori, con cui fondere il proprio talento e creare,
ricercare, proporre qualcosa di nuovo.
E così
si è dato da fare, mi è messo a comporre unendo strumenti tanto
diversi, imparandoli tutti, perfezionandoli, e fondendoli in un
sound proprio: ha messo i proprio lavori online, gratuitamente,
downlodabili senza alcun restrizione. Caricati su internet per il
gusto di farlo, per la passione di prorporre e regalare qualcosa di
diverso. E se non diverso, perché no, qualcosa di buono, qualcosa di
distinguersi nel continuo ripetersi, nel continuo confondersi.
Dopotutto questo è il 'Maelstrom', un gorgo in mezzo al mare, una
potenza in mezzo all'indefinito ripertersi. Una scintilla di energia
in mezzo al buio.